progetto di monitoraggio, valutazione e analisi degli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne

PUBBLICAZIONI

Articoli e contributi su riviste nazionali ed internazionali

progetto di monitoraggio, valutazione e analisi degli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne

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InGenere

Rivista online di informazione, approfondimento, dibattito e proposte su questioni economiche e sociali, analizzate in una prospettiva di genere.

Violenza, primi dati dal progetto ViVa

Demurtas P., Misiti M. (aprile 2021).

Nuovi dati, vecchi problemi, politiche migliori: un primo bilancio dal progetto ViVa di Cnr e Irpps nato per monitorare e valutare gli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.

I centri antiviolenza ai tempi del coronavirus

Mauri A. (maggio 2020)

Le ricercatrici e i ricercatori del Progetto ViVa (Irpps-Cnr) presentano i primi risultati dell’indagine I centri antiviolenza ai tempi del coronavirus, che nel mese di aprile ha coinvolto i centri antiviolenza attivi su tutto il territorio italiano. 

ABOUT GENDER – RIVISTA INTERNAZIONALE DI STUDI DI GENERE: 

V. 10 N. 19 (2021)

Emergenza nell’emergenza o problema strutturale? La violenza di genere ai tempi del Covid-19

Demurtas P., Peroni C.

Based on the literature on gender impacts of emergencies, this article focuses on interventions aimed at protecting women victims of gender-based violence during the Covid-19 pandemic in Italy, questioning the emergency paradigm. Starting from a review of the measures implemented at national level during the so-called Phase 1 of the emergency aimed at facilitating the requests for help and the taking charge of the victims, the article analyzes the original information of a survey carried out by CNR on the anti-violence centers during the lockdown.

 

Quaderni del laboratorio Interdisciplinare di ricerca su Corpi Diritti Conflitti (2021)

a cura di Guerini Scientifica (2021)

Almanacco della scienza del CNR (2021)

Violenza contro le donne e Covid-19. Una cartina di tornasole della libertà e dell’autonomia delle donne

Spinaci A. 

Nella recente storia italiana i governi e le amministrazioni locali sono stati sollecitati dai movimenti femministi, e man mano da vari movimenti collettivi e da una larga opinione pubblica, a intervenire con politiche di prevenzione e di contrasto nei confronti delle violenze sulle donne. Inoltre, l’interpretazione di queste gravi fenomenologie si è inserita nella cornice politica e normativa internazionale dei diritti umani, sviluppando indicazioni per buone pratiche ma anche critiche sempre più stringenti alle mentalità sociali e istituzionali di resistenza al cambiamento. Per affrontare un problema pervasivo e di natura strutturale come la violenza di genere si rivela di importanza centrale l’azione congiunta di soggetti istituzionali e del privato sociale, attivi in ambiti differenti, che siano in grado di garantire la dovuta protezione e sostegno alle donne sopravvissute, ai loro figli e alle loro figlie, e avviare i necessari interventi di prevenzione.
Il progetto ViVa, nel suo percorso di ricerca, ha esplorato il sistema italiano degli interventi antiviolenza, coinvolgendo i suoi attori e mettendo in luce punti di forza e criticità delle relative politiche

VIVA. Violenza contro le donne in Italia. 

a cura di Guerini Scientifica (2021)

Orientamenti e buone pratiche

Demurtas P., Peroni C. e Mauri A.

Nella recente storia italiana i governi e le amministrazioni locali sono stati sollecitati dai movimenti femministi, e man mano da vari movimenti collettivi e da una larga opinione pubblica, a intervenire con politiche di prevenzione e di contrasto nei confronti delle violenze sulle donne. Inoltre, l’interpretazione di queste gravi fenomenologie si è inserita nella cornice politica e normativa internazionale dei diritti umani, sviluppando indicazioni per buone pratiche ma anche critiche sempre più stringenti alle mentalità sociali e istituzionali di resistenza al cambiamento. Per affrontare un problema pervasivo e di natura strutturale come la violenza di genere si rivela di importanza centrale l’azione congiunta di soggetti istituzionali e del privato sociale, attivi in ambiti differenti, che siano in grado di garantire la dovuta protezione e sostegno alle donne sopravvissute, ai loro figli e alle loro figlie, e avviare i necessari interventi di prevenzione.
Il progetto ViVa, nel suo percorso di ricerca, ha esplorato il sistema italiano degli interventi antiviolenza, coinvolgendo i suoi attori e mettendo in luce punti di forza e criticità delle relative politiche

Covid-19: riflessioni sull’emergenza, e oltre (2020)

La Rivista delle Politiche Sociali 

I CENTRI ANTIVIOLENZA AI TEMPI DEL CORONA VIRUS

Demurtas P., Peroni C. e Mauri A.

La limitazione della mobilità e le altre misure di contenimento relative alla pandemia di Covid-19 hanno allertato le istituzioni e le organizzazioni internazionali e nazionali attive nella prevenzione e nel contrasto alla violenza sulle donne rispetto ai maggiori pericoli dovuti da un lato alla convivenza forzata con i partner violenti e dall’altro alla riduzione nell’operatività dei servizi specializzati. Al fine di esplorare gli effetti prodotti dal lockdown sulle attività dei Centri antiviolenza (Cav) e sulle richieste ad essi rivolte dalle donne, il Cnr-Irpps ha realizzato un’indagine online, iniziata l’8 aprile e conclusasi il 4 maggio 2020, in concomitanza con la fine della cosiddetta Fase 1.

Le politiche e le pratiche antiviolenza in Italia

La Rivista delle Politiche Sociali 2/2020

Violenza contro le donne: il ruolo del Progetto ViVa nel contesto delle politiche in Italia, 161-176.

Toffanin A.M., Pietrobelli M. e Misiti M.

Le politiche a contrasto della violenza maschile contro le donne richiedono un approccio di genere, capace di riconoscere le radici socioculturali del fenomeno e di comprendere le conseguenze che la violenza comporta, per le donne e per la società. Tale approccio richiede strumenti di intervento e contrasto innovativi e multidimensionali. L’articolo si propone di indagare l’evoluzione delle politiche antiviolenza in Italia a partire dai risultati del Progetto ViVa che, adottando un approccio di genere, analizza le politiche e misure adottate, attraverso attività di ricerca-azione, di monitoraggio e valutazione.

Il monitoraggio degli interventi contro la violenza sulle donne: nodi critici e proposte, 177-191.

Gagliardi F., Molteni L.

La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica prevede che gli Stati aderenti assicurino con sistematicità e continuità una azione di monitoraggio delle politiche destinate a prevenire e contrastare ogni forma di violenza, al fine di determinare la rispondenza degli interventi alle necessità delle vittime e agli obiettivi per cui tali politiche sono state elaborate. Partendo da alcuni nodi critici che caratterizzano l’attuale sistema nazionale di intervento, il contributo delinea sinteticamente la proposta che gli autori nell’ambito del Progetto ViVa hanno elaborato per sostenere il Dipartimento per le Pari opportunità nell’elaborazione di un sistema di monitoraggio centrale degli interventi attuati a valere sul Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020.

Così vicini, così lontani. I servizi specialistici di supporto alle donne vittime di violenza e i programmi rivolti ai maltrattanti, 193-210

Demurtas P.

La prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne si fonda sull’attività quotidiana di diversi attori che, pur accomunati da un obiettivo comune, impiegano approcci di intervento anche molto differenti. Tra i servizi specializzati, troviamo da un lato i centri antiviolenza e le case rifugio che sostengono le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza; dall’altro i programmi rivolti agli uomini responsabilizzano i maltrattanti rispetto alla violenza agita, promuovendo un cambiamento nei loro comportamenti. Dopo aver descritto le principali caratteristiche di questi soggetti, il contributo discute i dati preliminari dell’indagine «I centri antiviolenza ai tempi del coronavirus», realizzata dal Cnr nel mese di aprile, in cui si evidenziano gli effetti dell’emergenza sanitaria sull’attività di supporto alle donne vittime di violenza e si descrivono le principali richieste che le operatrici rivolgono ai decisori politici.

Policies on Violence Against Women in a Comparative Perspective

Journal of Mediterranean Knowledge, Vo. 5 n.1 (2020)

VAW Policy Regimes in Italy: An Analysis Across Regional Governments and Women’s Centres

Toffanin A.M., Pietrobelli M., Gadda A. e Misiti M.

L’articolo analizza i processi di istituzionalizzazione degli interventi a contrasto della violenza maschile sulle donne in Italia. In particolare, attraverso un’analisi comparativa delle politiche contro la violenza contro le donne in tre regioni (Emilia-Romagna, Puglia e Lombardia), il contributo prova a rispondere alle seguenti domande: in che misura una politica che ha avuto origine dalle attività e dalle pratiche del movimento femminista è ora oggetto di processi di burocratizzazione? In che misura questi processi incidono sulle attività e le pratiche dei CAV?

Gender & Development 

vol. 28 n.2, 377-392, (2020)

Violence against women in Italy after Beijing 1995: the relationship between women’s movement(s), feminist practices and state policies.

Toffanin A.M., Pietrobelli M., Busi B., e Misiti M.

L’Italia, come altri gli altri Stati membri delle Nazioni Unite, ha accettato l’invito a mettere fine a tutte le forme di violenza contro le donne e le bambine formalizzato nella Dichiarazione e nella Piattaforma d’Azione di Pechino 1995. Questo contributo analizza le tensioni e le sinergie tra il movimento delle donne e femminista italiano e le strategie istituzionali per implementare l’accordo di Pechino. A partire da dati qualitativi e quantitativi raccolti tra il 2018 e il 2019, sarà discusso fino a che punto il pensiero femminista e delle donne che ha portato alla strutturazione dell’intervento a contrasto della violenza maschile è stato (o meno) riconosciuto dalle istituzioni italiane negli ultimi 25 anni.