Newsletter N°2
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Online il rapporto di ricerca I centri per uomini autori di violenza
È online il rapporto di ricerca “I centri per uomini autori di violenza in Italia”, che presenta in forma estesa le analisi sui dati statistici rilevati nell’ambito della Seconda Indagine Nazionale, facendo luce sulla distribuzione territoriale dei Cuav, sulle loro caratteristiche strutturali e organizzative, le metodologie adottate e le principali pratiche di intervento.
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A partire da una comparazione con i dati rilevati nell’ambito della prima indagine nazionale – condotta nel 2018 – le analisi consentono di riflettere sulle dinamiche di sviluppo di questi centri alla luce dei principali cambiamenti intercorsi nell’arco di cinque anni: in particolare, la crescente interconnessione con il sistema della giustizia penale e la definizione di fondi dedicati al loro potenziamento.
A fronte della differente capillarità sul territorio, lo studio evidenzia la crescente capacità dei Cuav di intercettare gli uomini autori di violenza, sottolineando al contempo i cambiamenti nelle modalità di accesso al centro e le conseguenze che ne derivano. A partire da queste considerazioni, le analisi consentono di riflettere sulle sfide che operatrici e operatori dei centri devono fronteggiare per favorire una reale responsabilizzazione degli autori di violenza e promuovere un loro cambiamento, nella prospettiva ultima di prevenire la reiterazione delle condotte violente e contribuire, in questo modo, a garantire la sicurezza delle vittime.
Notizie dal campo
Le ricercatrici del progetto ViVa sono attualmente impegnate in una serie di indagini di campo nell’ambito del WP4 – Analisi delle misure territoriali di empowerment delle donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita dalla violenza e del WP6 – La valutazione in itinere del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023.
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La prima di queste indagini è rivolta alla comprensione del modo in cui i servizi specializzati e generali implementano nelle loro pratiche la multidimensionalità del concetto di empowerment. Per empowerment delle donne in situazioni di violenza intendiamo fare rifermento a “un processo dinamico e continuo che mette in relazione i punti di forza individuali, le competenze e i comportamenti proattivi delle donne con le reali (e mutevoli) condizioni sociali e di altro tipo che devono affrontare, compreso l’impatto delle leggi e delle politiche sociali e le possibilità o gli impedimenti che esse creano per un cambiamento sociale trasformativo nella vita delle donne sopravvissute” (Magalhães et al. 2019, p. 165).
Dopo aver ricostruito, mediante uno studio della letteratura e degli atti normativi, il quadro degli interventi nazionali e regionali volti a favorire l’empowerment socio-economico delle donne in fuoriuscita dalla violenza, l’attuale fase di campo intende migliorare la conoscenza sui processi che si attivano nel percorso di empowerment a fronte delle opportunità e dei vincoli presenti a livello locale. A questo scopo è stato adottato un disegno di ricerca che prevede casi di studio multipli. I tre casi selezionati, sono stati indagati a partire da un’analisi desk volta a ricostruire le caratteristiche di contesto, per poi integrare molteplici tecniche di ricerca: interviste in profondità, individuali e di gruppo, questionari volti ad individuare le configurazioni territoriali delle reti (Social network analysis) e focus group.
Con riferimento all’attività di valutazione in itinere del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, sono in corso due indagini di campo. La prima è finalizzata alla realizzazione di un approfondimento sui sistemi informativi predisposti per migliorare la conoscenza del fenomeno della violenza di genere e progettare efficaci politiche di prevenzione e contrasto. Ad una fase desk, che ha avuto come esito la ricostruzione del processo di implementazione della Banca Dati Istat e dei suoi contenuti, in queste settimane stanno facendo seguito una serie di interlocuzioni con le diverse amministrazioni coinvolte, al fine di condividere punti di forza ed eventuali criticità emerse nella costruzione del sistema informativo e dei processi ad esso sottesi, anche alla luce delle disposizioni della recente LN 53/2022 “Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere”. La seconda indagine di campo si colloca invece nell’ambito delle valutazioni tematiche relative alle Intese in tema di requisiti minimi dei Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza di genere e di requisiti minimi per i Centri antiviolenza e le Case rifugio. L’indagine coinvolge, in questa prima fase, i/le Referenti regionali per le politiche antiviolenza e coinvolgerà, in una fase successiva, le associazioni attive sui territori e i principali stakeholders.
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ViVa @ ENGV – European Network on Gender and Violence
Nel corso dell’edizione 2024 di ENGV – European Network on Gender and Violence (Vilnius, 26-28 giugno) il gruppo di ricerca del progetto ViVa ha partecipato a due diverse sessioni con due contributi che hanno discusso i risultati del WP3 – Seconda indagine nazionale sui Centri rivolti agli uomini autori di violenza (CUAV) e i primi risultati del WP4 – Analisi delle misure territoriali di empowerment delle donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Sono inoltre stati presentati due poster.
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Oral presentation
Nel corso della sessione “Work-related issues” del 27 giugno 2024 Pietro Demurtas, Francesca Proia e Angela Toffanin hanno presentato l’intervento “Empowerment and income support measures for women with experience of gender-based violence: Italian policies”. Il contributo si è focalizzato sui primi risultati del WP4 del Progetto Viva in particolare sulla dimensione dell’autonomia economica e ha presentato gli strumenti di sostegno al reddito implementati a livello sia nazionale, sia regionale a favore delle donne con vissuti di violenze. Oltre alla concettualizzazione teorica, è stato discusso il disegno della ricerca per l’indagine di campo su casi studio individuati a livello locale, in fase di svolgimento.
All’interno della sessione “Abusive dynamics around reproduction”, Pietro Demurtas, Caterina Peroni e Elena Scarcella hanno presentato i risultati della Seconda Indagine Nazionale sui Centri per autori di violenza (Cuav) in Italia, condotta dal CNR nel 2023/4. La presentazione, dal titolo “What works? Defining and evaluating the effectiveness of perpetrator programmes in a changing context”, ha evidenziato in primo luogo gli sviluppi strutturali e metodologici dei programmi avvenuti a seguito degli interventi legislativi registrati avvenuti negli ultimi 5 anni. A partire dalla rilevazione di una crescente domanda di accountability proveniente dal campo dell’antiviolenza sul lavoro svolto con gli autori di violenza, sono stati riportati i risultati della fase qualitativa dell’Indagine, che si è concentrata sulle definizioni, gli obiettivi e le metodologie utilizzate nei disegni di valutazione dell’efficacia realizzati dai Cuav. Nella discussione dei risultati sono state sottolineate le criticità emerse dal campo (come la scarsità di risorse disponibili per realizzare progetti di valutazione) ma anche i punti di forza (come la collaborazione tra mondo della ricerca e operatori e la possibilità di utilizzare gli strumenti di valutazione in chiave clinica), nella prospettiva di contribuire al dibattito in corso a livello nazionale sugli approcci, gli obiettivi e gli strumenti più adeguati a misurare l’efficacia dei percorsi rivolti agli autori di violenza.
Poster
Al centro del primo poster – Evaluation tools: the Italian National Plan on Gender-based Violence and the administrative acts of Italian Region – le potenzialità di LARA – LEGGI E ATTI REGIONALI ANTIVIOLENZA, la banca dati che raccoglie tutti gli atti adottati dalle Regioni nell’ambito della violenza contro le donne a partire dal 2001.
Questo strumento e le analisi che su di esso sono state condotte hanno consentito di comprendere come le Regioni italiane abbiano recepito ed interpretato gli indirizzi del Piano Strategico Nazionale sulla violenza contro le donne 2017-2020. Ciò che è emerso è una notevole frammentarietà territoriale delle misure adottate e della capacità di tali misure di sollecitare la costruzione di “sistemi territoriali” in grado di supportare le donne vittime di violenza.
Il secondo poster – Final evaluation of the Italian Strategic Plan on male violence against women 2017-2020: critical issues and recommendations – invece, a partire dai risultati degli studi valutativi condotti nell’ambito del progetto ViVa, ha voluto proporre una riflessione sui meccanismi da attivare a livello nazionale per favorire una reale integrazione tra i diversi livelli di governo e l’attivazione di processi partecipativi in grado di coinvolgere i diversi stakeholder, in primis le associazioni femminili e femministe e le autorità regionali.
Al centro del contributo, dunque, le principali indicazioni di policy volte a migliorare i processi di programmazione, attuazione e monitoraggio degli interventi antiviolenza previsti a livello nazionale, con particolare attenzione ai processi partecipativi e all’ascolto delle istanze che i territori, più vicini ai bisogni delle vittime, portano alle autorità nazionali.
I poster sono a cura di Francesca Proia (CNR-ISSIRFA), Lorella Molteni e Alice Marta Mauri (CNR-IRPPS). Pietro Demurtas, coordinatore del progetto ViVa, ha contribuito alla realizzazione del poster Final evaluation of the Italian Strategic Plan on male violence against women 2017-2020. Il progetto grafico è di Cristina Canestrelli.
Pubblicazione del contributo Sfidare il paradigma dell’emergenza. Le politiche antiviolenza italiane alla prova della pandemia
Pietro Demurtas e Angela M. Toffanin hanno scritto un capitolo dal titolo “Sfidare il paradigma dell’emergenza. Le politiche antiviolenza italiane alla prova della pandemia” nel libro “La società italiana nelle intemperie del nuovo millennio”, a cura di Sandro Turcio e Claudia Pennacchiotti, appena pubblicato da CNR Edizioni.
Il contributo analizza le politiche di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne adottate in Italia nell’ultimo decennio, per individuare elementi di continuità e di cambiamento a seguito della diffusione del covid-19 nel 2020 e fino al 2022. I risultati discussi si basano sull’analisi condotta nell’ambito del progetto Viva.
Il contributo è disponibile qui
Il Consiglio di Istituto dell’IRPPS ha intitolato a Maura Misiti la sala convegni
Il Consiglio di Istituto dell’IRPPS ha intitolato a Maura Misiti la sala convegni, in cui vengono realizzate le attività istituzionali e sociali, tra cui le riunioni plenarie del progetto ViVa, i seminari d’Istituto e le feste per le occasioni speciali.
Questa dedica vuole essere un modo per continuare a condividere con lei importanti momenti di scambio, confronto e discussione.
Ciao Maura,
ci piace ricordarti così: in mezzo a noi, sorridente, in una giornata – come tante di quelle che abbiamo trascorse insieme – di impegno, lavoro, confronto e piacere.
Ciascuna/o di noi porterà con sé ricordi professionali e personali diversi, ma è comune il desiderio di continuare a percorrere la strada che hai iniziato a tracciare, forti del tuo esempio di intelligenza, dedizione e determinazione.
Pietro, Adele, Alice, Andrea, Angela, Anna, Antonietta, Arianna, Beatrice, Caterina, Cecilia, Elena, Francesca, Maria, Marta, Lorella e Tiziana.
aprile 2024
Newsletter N°1
Pubblicazione del contributo Valutare per prevenire: la rilevazione del cambiamento negli autori di violenza tra procedure standard e indicatori qualitativi
marzo 2024
Il contributo Valutare per prevenire: la rilevazione del cambiamento negli autori di violenza tra procedure standard e indicatori qualitativi, a cura di Pietro Demurtas e Caterina Peroni, è stato pubblicato nel numero “La Violenza Maschile nelle Relazioni Affettive” della rivista Culture e Studi del Sociale – CuSSoc.
Il contributo analizza la diffusione di alcune delle principali procedure utilizzate nei centri per uomini autori di violenza al fine di monitorare l’intervento, approfondendo alcuni indicatori qualitativi emersi dalle interviste condotte con gli operatori e le operatrici. Le analisi svolte sono funzionali a promuovere una riflessione sulla praticabilità delle diverse accezioni del concetto di “successo” dell’intervento, alla luce della conoscenza situata degli operatori e delle questioni etiche emerse nel recente dibattito nazionale.
Il contributo è disponibile al seguente link.
È online la versione aggiornata del sito ufficiale del progetto ViVa
8 marzo 2024
In concomitanza con la Giornata internazionale dell’8 marzo è online la versione aggiornata del sito ufficiale del progetto ViVa.
Graficamente rinnovato, il sito – come già nel corso della prima edizione del progetto – offre una panoramica completa sulle attività di ricerca svolte, attualmente in corso e previste per i prossimi mesi, mettendo a disposizione i rapporti finora prodotti e i contributi presentati dal gruppo di ricerca in occasione di convegni e appuntamenti nazionali ed internazionali.
Oltre ad una rassegna delle principali pubblicazioni a firma delle ricercatrici e dei ricercatori del gruppo ViVa, il sito presenta inoltre ufficialmente, per la prima volta nella sezione Strumenti, il database online LARA – Leggi e Atti Regionali Antiviolenza, che raccoglie e sistematizza la normativa e gli atti regionali in tema di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. LARA è stato realizzato in collaborazione con CNR-ISSIRFA.
Rinnovata, infine, la sezione News, che diventa uno spazio comunicativo dedicato agli aggiornamenti sul progetto, con contenuti pensati ad hoc nella prospettiva di garantire la più ampia accessibilità degli esiti delle attività di ricerca.
Studi sull’empowerment
10 gennaio 2024
Sono stati pubblicati due deliverable sull’empowerment femminile nelle situazioni di violenza. Saranno utili per le nuove fasi di ricerca che studieranno sul campo, nel corso del 2024, le misure implementate a livello locale.
Il primo contributo, Relazione sulle politiche europee e nazionali volte a favorire l’empowerment femminile, con un focus riservato alle donne in situazione di violenza, sintetizza un’ampia rassegna della letteratura nazionale e internazionale sull’empowerment delle donne in situazione di violenza e offre una panoramica dei principali orientamenti di policy europee e nazionali per la promozione dell’autonomia socio-economica e abitativa.
Il secondo contributo Mappatura degli strumenti regionali a sostegno del percorso di fuoriuscita dalla violenza con specifico riferimento all’ambito abitativo, economico e occupazionale, a cura di Marta Pietrobelli e Francesca Proia, analizza il ruolo che le Regioni hanno nella programmazione e nella pianificazione di iniziative volte a rafforzare l’autonomia socio-economica e abitativa delle donne con vissuti di violenza.
Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023
10 gennaio 2024
È stato pubblicato il policy brief La Strategia Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023: punti di forza e criticità, a cura di Lorella Molteni, che prosegue il lavoro di valutazione in itinere avviato con il policy brief Il processo di elaborazione della Strategia Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023.
Il primo contributo – rilasciato nell’ottobre 2023 – ha proposto un affondo sui processi attivati dal DPO per l’elaborazione della strategia, restituendone una breve descrizione per poi sintetizzare i punti di forza e le criticità rinvenuti in sede di analisi.
Il policy brief La Strategia Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023: punti di forza e criticità – pubblicato nel gennaio 2024 – presenta invece una breve descrizione dell’architettura logica del Piano e alcune riflessioni sulla capacità del Piano di superare le criticità dei precedenti piani finora elaborati sotto il profilo dell’assetto strategico.
In entrambi i contributi, in coerenza con il mandato valutativo e nell’ottica di contribuire al miglioramento delle politiche nazionali di contrasto alla violenza sulle donne, sono in chiusura fornite indicazioni utili per la redazione del prossimo piano nazionale.
Online la relazione finale di valutazione del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020
dicembre 2023
Nonostante l’impulso positivo che il Piano strategico nazionale e i finanziamenti a esso legati hanno avuto nelle politiche di contrasto alla violenza maschile contro le donne permangono criticità significative soprattutto a livello di integrazione dei soggetti che promuovono tali politiche. È quanto emerge dalla Relazione finale di valutazione del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020, che è ora disponibile online.
La relazione presenta i risultati delle analisi e delle indagini ad hoc realizzate da IRPPS-CNR nell’ambito del WP5 inerente alla valutazione finale del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020.
In particolare, il percorso di valutazione si è proposto di verificare se il nuovo assetto strategico del Piano nazionale abbia o meno favorito la costruzione di “politiche integrate e coordinate”, disposta dalla Convenzione di Istanbul e sollecitata dal Grevio (Group of Experts on action against Violence against Women and Domestic Violence). Il Piano ha infatti segnato un passaggio chiave nella storia delle politiche nazionali sul tema in quanto, nel riconoscere la natura strutturale del fenomeno, ha assunto una logica di azione multi-settoriale – che cioè comprende politiche, servizi ed iniziative afferenti ad ambiti diversi ma complementari – multilivello – che interessa tutti gli attori istituzionali competenti ai diversi livelli di governo – e multistakeholders – che coinvolge molteplici potenziali soggetti interessati.
La relazione, strutturata in 20 domande di valutazione, pur valutando positivamente l’impulso che la strategia nazionale e i fondi messi a disposizione hanno determinato a tutti livelli di governo, porta alla luce importanti criticità che ancora permangono e che impediscono di concretizzare una reale integrazione tra le politiche, tra i diversi livelli di governo e tra tutti i soggetti che attuano tali politiche. Propone, dunque, un corpus articolato di indicazioni che possono consentire di migliorare i processi di programmazione, attuazione e monitoraggio degli interventi, creando le condizioni per una loro maggiore efficacia ed efficienza. Tra tali indicazioni – raggruppate in 4 ambiti tematici e 9 macro-obiettivi (fig. 1) – un’attenzione particolare viene destinata alla necessità di dare maggiore concretezza alla Strategia nazionale, procedendo immediatamente con l’elaborazione partecipata di un programma dettagliato di interventi che, in una logica di sussidiarietà, recepisca le istanze e le esigenze che i territori, più prossimi ai bisogni delle donne vittime di violenza, manifestano.
Fig. 1: Struttura delle indicazioni di policy
Questi risultati sono ricavati da un percorso di indagine molto articolato che, iniziato nel 2018 nell’ambito del precedente accordo DPO-CNR IRPPS e proseguito nell’attuale, ha previsto l’utilizzo di diverse tecniche e strumenti di indagine (fig. 2), due delle quali assumono una rilevanza particolare:
- Il coinvolgimento di 26 referenti delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi del Piano, che ha consentito, per la prima volta, di dare contezza delle azioni realizzate a livello nazionale nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere e del supporto delle donne vittime di violenza e dei/delle loro figli/e;
- L’ascolto delle principali stakeholders delle politiche antiviolenza: la prima fase del processo valutativo ha coinvolto le referenti delle politiche antiviolenza di 17 Regioni e 13 referenti di 8 organizzazioni femminili impegnate nel contrasto della violenza maschile contro le donne; la seconda fase ha visto la partecipazione di 31 referenti delle politiche antiviolenza di 20 Regioni e Province Autonome, 54 soggetti che hanno beneficiato dei fondi della LN 119/2013 (tra cui, 20 Enti Locali), 5 rappresentanti delle organizzazioni femminili e 3 rappresentanti delle organizzazioni sindacali che sedevano nel Comitato Tecnico del Piano.
La relazione, comprensiva dei due allegati tecnici, è disponibile a questo link
Fig. 2: Strumenti e tecniche di analisi e valutazione del PSN 2017-2020
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Seconda indagine nazionale sui Centri per uomini autori di violenza (CUAV)
25 novembre 2023
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il gruppo di ricerca ha diffuso i primi esiti della seconda indagine nazionale sui Cuav, indirizzati ai Centri a cui hanno accesso gli uomini che desiderano (o sono stati indirizzati a) intraprendere un percorso di cambiamento e responsabilizzazione rispetto alle condotte violente agite nei confronti delle partner.
L’indagine ha evidenziato il notevole incremento di Cuav su tutto il territorio nazionale e i cambiamenti osservati a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 69/2019 (codice rosso).
I principali output dell’indagine consistono in una mappatura dei CUAV attivi al 31 dicembre del 2022 e in un’analisi delle loro principali caratteristiche e pratiche di lavoro, entrambe disponibili sul sito internet del progetto.
Il progetto ViVa nel dibattito scientifico
Settembre 2023
Nel mese di settembre, il gruppo di ricerca del progetto ViVa ha contribuito alla European Conference on Domestic Violence (ECDV), a Reykjavik, con due poster:
- Networking to prevent and combat male violence against women riporta dati relativi all’analisi del sistema antiviolenza italiano come un universo complesso e diversificato (a cura di Francesca Proia, Maria Dentale, Pietro Demurtas, Alice Mauri)
- Defining the effectiveness of perpetrator programs from a practice-based perspective mostra alcuni dei risultati dell’indagine sui Centri per Uomini Autori di Violenza (CUAV) (a cura di Pietro Demurtas e Caterina Peroni).
Nello stesso periodo, Beatrice Busi e Angela Toffanin hanno discusso una presentazione sulla condizionalità nelle misure di empowerment economico, lavorativo e sociale nelle politiche antiviolenza, nell’ambito della XVI Conferenza ESPAnet Italia.
Altra importante occasione di confronto con la comunità scientifica è stata la Conferenza Annuale dell’European Network on Gender and Violence a Wolverhampton, UK, dove a giugno scorso il gruppo ha partecipato con:
- Networking in the fight against male violence against women, un poster sul lavoro di rete negli interventi a contrasto della violenza maschile contro le donne (a cura di Anna Gadda, Alice Mauri, Pietro Demurtas, con la collega Francesca Proia di Issirfa Cnr)
- Between Recognition and Depoliticization of Anti-Violence Methodologies: Notes From Italy, una presentazione orale (a partire dal lavoro di Angela Toffanin e Marta Pietrobelli, con Beatrice Busi e Pietro Demurtas) in cui si propongono alcune domande di confronto sugli effetti dei processi di regolamentazione e standardizzazione che interessano le politiche e il sistema dei servizi a contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia.
Lara – Leggi e Atti Regionali Antiviolenza
Gennaio 2023
È online LARA – Leggi e Atti Regionali Antiviolenza, la banca dati realizzata in collaborazione con l’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali e Federali e sulle Autonomie “Massimo Severo Giannini” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISSiRFA-CNR).
LARA raccoglie atti normativi e atti amministrativi regionali relativi alle politiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, già disponibili presso gli archivi regionali ed adottati a partire dal 2001, salvo atti specifici ancora in vigore emanati prima del 2001.
LARA è stata ideata come strumento a supporto di chi svolge ricerca nel settore delle politiche pubbliche antiviolenza e di chi a vario titolo è impegnato nella pianificazione e nella attuazione di attività di contrasto alla violenza contro le donne.
Ogni atto contenuto in LARA è classificato tenendo conto della fonte (leggi, regolamenti, atti amministrativi), della Regione, dell’anno di adozione e delle sue principali finalità. Attualmente, LARA contiene più di 3000 atti ed è aggiornata semestralmente.
Maggiori informazioni sulla banca dati sono disponibili nella Nota di accompagnamento.
Pubblicazione del numero monografico “Contrastare la violenza sulle donne. Attori, processi e pratiche di un campo in evoluzione” della Rivista delle Politiche Sociali
dicembre 2021
Il gruppo di ricerca ha curato la pubblicazione di un numero monografico della Rivista delle Politiche Sociali (https://www.futura-editrice.it/prodotto/rps-n-3-4-2021/) dal titolo “Contrastare la violenza sulle donne. Attori, processi e pratiche di un campo in evoluzione”. Il numero presenta alcuni risultati della prima edizione del progetto ViVa, proponendo una lettura delle definizioni e delle pratiche presenti negli interventi e nelle politiche del sistema antiviolenza.
Dopo la nota introduttiva, “Il contrasto alla violenza sulle donne: attori, processi e pratiche di un campo in evoluzione”, a cura di Pietro Demurtas, Maura Misiti, Angela M. Toffanin, il primo articolo, scritto da Angela M. Toffanin, Marta Pietrobelli e Beatrice Busi, analizza la metodologia dei centri antiviolenza e delle case rifugio femministe come “politica sociale di genere”. Il secondo articolo “Una convergenza impossibile? Gli interventi per autori di violenza in Italia tra resistenze e istanze innovatrici”, di Caterina Peroni e Pietro Demurtas, affronta il tema dei cuav. Pamela Pasian e Francesca Proia discutono le eterogeneità nelle politiche regionali, mentre Anna Gadda e Alice Mauri scrivono un articolo sulle reti territoriali antiviolenza. Infine Luciana de Pascale e Chiara Carbone propongono un approccio di ricerca intersezionale nella lettura degli interventi a supporto dell’empowerment socio-economico
Attori, processi e pratiche del sistema antiviolenza
dicembre 2022
Il 6 dicembre, presso la Libreria Spazio Sette (Roma) si è tenuto il convegno Attori, processi e pratiche del sistema antiviolenza: prospettive di inte(g)razione per il futuro, organizzato dal gruppo di ricerca del progetto ViVa.
L’appuntamento è stato l’occasione per avviare un confronto, a partire dai risultati delle attività di studio condotte nell’ambito del progetto, sulle prospettive di interazione e integrazione tra i diversi livelli di governo e i numerosi attori che, a diverso titolo, intervengono nella prevenzione, nel contrasto della violenza e nella protezione delle donne che ne sono vittime.
Nell’ambito del Convegno sono state realizzate due interviste a Pietro Demurtas, coordinatore del progetto, e Lella Palladino (Cooperativa E.V.A.), ora disponibili sulla Web TV del Consiglio Nazionale delle Ricerche.